Difference between revisions of "Fornace fusione metalli"
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Revision as of 21:06, 26 February 2014
Al fine di creare elementi meccanici resistenti e durevoli è indispensabile poter plasmare il metallo oltre che legno e plastica. Attraverso un processo di fusione a cera persa è possibile lavorare un materiale duttile come la cera o la plastica utilizzando i consueti utensili a controllo numerico e non ottenendo però un risultato in metallo, con tutti i vantaggi che questo comporta.
Costruzione
La fornace è stata realizzata in malta refrattaria per forni (resistente fino a 1200°C). Questa è stata versata in una grossa latta di caffè di forma cilindrica all'interno della quale era stato posto un barattolo in plastica della metà del diametro della latta e un tubo in pvc collegante i due contenitori piuttosto in basso. Una volta asciugata la malta, è possibile rimuovere gli elementi interni (che servono solo a creare uno stampo a "buco"). La forma che la fornace dovrebbe avere è quella di uno spesso secchio in malta con un foro in basso da cui viene fatta affluire la miscela di combustione.
Prestazioni
Fino ad ora la fornace ha fuso:
- Alluminio (bruciatore a nebulizzazione, benzina o petrolio lampante)
- Ottone (bruciatore a nebulizzazione, benzina, petrolio lampante, biodiesel)
- Rame (bruciatore a nebulizzazione, biodiesel)