Bruciatore a nebulizzazione
La crescente necessità di parti meccaniche in metallo per le nostre creazioni ci ha condotti a ricercare nel campo del "DIY metal casting" (fusione di metalli non-industriale). Allo scopo abbiamo creato nel tempo alcuni modelli di fornace e di bruciatori alimentati a GPL, un gas dall'insufficiente potere calorifico. Una importante svolta è stata la creazione di un bruciatore in grado di polverizzare liquidi ad elevato potere calorifico (come la benzina e gli olii esausti) rendendoli facilmente infiammabili.
Costruzione
Principio di funzionamento
Il funzionamento del bruciatore è molto simile a quello di un comune nebulizzatore pneumatico concentrico.
Un flusso di aria ad elevata pressione e bassa velocità viene spinto da un compressore nella camera esterna, la quale ha un diametro di un centimetro circa. Raggiunto il foro di uscita presente sulla calotta l'aria è costretta in una sezione cinque volte inferiore (il foro è di 2mm di diametro) e per effetto Venturi subisce una accelerazione notevole generando una depressione nella zona terminale del capillare. Questa depressione tende a succhiare il combustibile presente nel capillare che fuoriesce e viene ridotto in minuscole particelle dai moti turbolenti del fluido trasportatore.
Grazie alla calotta mobile è possibile traslare il punto di massima depressione variando la forma e la velocità della fiamma in modo tale da ottenere le massime prestazioni con qualsiasi combustibile.