Biodiesel
Biodiesel è un nome comune con il quale vengono generalmente indicati i prodotti di raffinazione dell'olio vegetale esausto attraverso un procedimento che li rende adatti ad essere utilizzati come combustibile per svariate applicazioni.
Come potete vedere nelle sezioni dedicate alla fornace fusione metalli e al bruciatore a nebulizzazione il progetto originale del procedimento di fusione dei metalli prevedeva l'utilizzo di olio esausto come combustibile. Dopo svariate prove ci siamo resi conto che nebulizzare un liquido viscoso come l'olio è estremamente difficile e richiede temperature molto elevate, dunque un prolungato pre-riscaldamento a benzina (incompatibile con la nostra esigenza di fusioni-lampo con piccole quantità di materiale). Una soluzione a questo problema è l'esecuzione di un trattamento di transesterificazione dei trigliceridi presenti nell'olio con conseguente fluidificazione dello stesso e abbassamento del flash point.
Principio di funzionamento
L'olio esausto (così come il comune olio vegetale) è principalmente composto da trigliceridi: molecole piuttosto ingombranti composte da tre catene idrocarburiche di acidi grassi condensati. A causa delle enormi dimensioni di queste molecole, esse hanno difficoltà a muoversi liberamente e a raggiungere lo stato di gas (requisito necessario per una migliore combustione). È però possibile scollegare tra loro le tre catene legandole ciascuna ad una molecola di dimensioni molto minori, ad esempio un alcol, come l'alcol metilico (questa scelta è anche dettata dal fatto che il metanolo, nelle giuste condizioni, reagisce completamente a dare i composti desiderati). La reazione di trasformazione di un estere (in questo caso un tri-estere, trigliceride) in un'altro estere è nota sotto il nome di reazione di transesterificazione.